Dintorni

EREMO DI SAN LEONARDO AL VOLUBRIO
Montefortino (FM)

L’Eremo di San Leonardo sorge su un vasto pianoro, a 1.128 mt. di altitudine, tra il Monte Sibilla ed il Monte Priora, circondato da una fitta vegetazione di tassi, aceri e faggi. Ricostruito sui resti di quello che era un antico monastero fondato dai seguaci di San Benedetto, l’origine del nome Monte Priora deriva da Priore, colui che, all’interno del monastero, era la guida ed aveva il compito di dirigerlo ed amministrarne i beni.
Da documenti dell’epoca qui, fin dai primi secoli del Medioevo, vi era un insediamento fortificato e, nel 1066, a seguito di uno scontro con Visso, gli abitanti di Montefortino edificarono l’Eremo di San Leonardo che prese il nome di Castrum de Volubrio.

SANTUARIO DELLA MADONNA DELL'AMBRO
Montefortino (FM)

Incastonato in un’ampia gola nel cuore dei Monti Sibillini, tra pendici boscose e ripide pareti rocciose, interamente immerso nel silenzio e isolato tra i monti, sorge il suggestivo Santuario della Madonna dell’Ambro. Posto alle pendici del Monte Priora e del Monte Castel Manardo, è il santuario più antico delle Marche e, dopo Loreto, il più importante e visitato luogo mariano. Ogni anno è meta di migliaia di pellegrini e non solo che, sempre più numerosi, vi si recano per visitare questo luogo di culto e rendere omaggio alla Vergine Maria.
Nell’antichità, da Sarnano partiva un sentiero che portava alla Madonna dell’Ambro passando per Garulla, Casilicchio Valle e Capovalle. Sopra l’abitato di Valle, il sentiero si snodava su di uno sperone di roccia e lì era nata una pianta di fico. In questo luogo i pellegrini vi lasciavano un sasso perché era il punto in cui si cominciava ad intravedere il Santuario.

GOLE DELL'INFERNACCIO
Montefortino (FM)

Le Gole dell’Infernaccio sono un importante luogo di escursioni e passeggiate, specialmente per il refrigerio offerto da queste durante l’estate. La Gola dell’Infernaccio apre la strada a diversi percorsi turistici ed escursionistici tra i più famosi di tutta la catena dei Monti Sibillini: la Cascata nascosta, la Sorgente del fiume Tenna (Capotenna) e l’Eremo di San Leonardo.

LAGO DI SAN RUFFINO
Amandola (FM)

Durante il periodo estivo, i colori sono fantastici e soprattutto i riflessi che creano le acque, sono da lasciare senza parole. Numerosi eventi vengono organizzati come gite in canoa, regate a vela che richiamano numerosi turisti provenienti da tutta l’Italia ed oltre.
L’effetto del “lago fantasma” è da vedere perché è un evento assolutamente singolare e molto affascinante.

Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale
Amandola (FM)

L’Abbazia benedettina dei Santi Ruffino e Vitale, di stile romanico, risale alla seconda metà del XI secolo, grazie all’interesse dei Signori feudali di Smerillo, di Monte Pasillo e del Vescovo di Fermo. Successivamente venne innalzata la massiccia torre (XIII sec.), poi trasformata in campanile. La struttura interna, in pietra arenaria, è a tre navate, con copertura a capriate, mentre le navate laterali in origine erano dotate di volte a crociera. Il presbiterio sopraelevato indica la presenza di una sottostante cripta romanica, a cinque navate con volte a crociera che conserva, dietro l’altare, le reliquie di San Ruffino martire. Gli affreschi di stile tardo medioevale rappresentano: la Vergine in trono con il Bambino; la Madonna col Bambino che porge a San Ruffino martire un ramoscello, simbolo del martirio da una parte e il martire San Vitale dall’altra.